New York, 7 aprile 1920 – Roma, 8 novembre 1996
Figlio del compositore e direttore d'orchestra Gino Marinuzzi, Gino Marinuzzi Junior nasce a New York durante una tournée del padre negli Stati Uniti.
Di formazione musicale milanese, inizia la carriera giovanissimo e prima ancora di diplomarsi in composizione, pianoforte e direzione d'orchestra al conservatorio di Milano, compone a sedici anni i suoi primi lavori: Concertino (per pianoforte orchestra da camera) e diverse composizioni per pianoforte solo. Intensa, fino al 1943, è la sua produzione per strumento solo e per orchestra, una produzione che lo ha fatto annoverare tra le avanguardie musicali di quegli anni.
Trascorre due anni - dal 1943 al 1945 - in un campo di concentramento nazista, (prigioniero 50914 Stalag XII F) esperienza dalla quale nacquero i Lager lieder, composizione in cui elabora temi popolari russi, ucraini e zingari, appresi dai canti dei suoi compagni di prigionia.
Dopo aver sposato la pianista Liana Santarone, sua compagna di conservatorio e destinataria di alcuni dei suoi componimenti per pianoforte, nel 1946 Marinuzzi si trasferisce a Roma, dove lavora per un periodo come Maestro sostituto al teatro dell'Opera. Da questo momento, svolgendo attività di compositore ed insegnante, si trasferisce definitivamente nella capitale dove morirà l' 8 novembre del 1996.
Negli anni sessanta e settanta si dedica prevalentemente alla musica per cinema, teatro, radio e televisione, per riprendere a comporre per orchestra negli anni ottanta. Particolare rilievo ha rivestito il ruolo pionieristico da lui ricoperto nella ricerca e sperimentazione musicale, portata avanti fin dai primi anni cinquanta, nel campo della musica elettronica.
Opere - Musica sinfonica - Musica da camera
La produzione di Marinuzzi comprende musica classica strumentale per strumento solista (preludi e studi per pianoforte solo), camera e per complessi sinfonici e musiche di scena destinate al teatro: Ione, Antigone, al cinema con la (colonne sonore di numerosi documentari e film tra cui: La carrozza d'oro di Jean Renoir, La mandragola di Alberto Lattuada, Le voci bianche di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa e molti altri), e alla televisione (tra cui le musiche per il romanzi sceneggiati Il conte di Montecristo, Jekyll, Commissario Maigret, ecc), per la radio (l'operina radiofonica La signora Paulatim, su testo di Italo Calvino).
Di lui si ricordano: Lagerlieder (per pianoforte 4 mani) su canti di prigionieri militari - Edward! Edward! (cantata, per soli, coro e orchestra da camera, su un'antica ballata scozzese) - Concertino (per pianoforte e orchestra da camera) Concerto per pianoforte e orchestra Concerto per violino e orchestra
La sua ultima composizione classica, il Concertante, per pianoforte e orchestra, commissionatigli dal musicologo Gioachino Lanza Tomasi per conto della RAI, fu eseguita all'Auditorium del Foro Italico nel 1985 (solista Andrea Padova) assieme ai Due improvvisi composti nel 1959.
L'ultimo lavoro è un omaggio a suo padre (con il quale in gioventù aveva già composto come co-autore le musiche per il balletto Pinocchio) ovvero la nuova orchestrazione dell'opera lirica Jacquerie, composta da Marinuzzi padre e i cui spartiti erano andati perduti. L'opera è stata eseguita nella nuova versione al Teatro Bellini di Catania pochi anni prima della sua morte.
Per quanto riguarda l'attività didattica al Conservatorio musicale di Frosinone e all'Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove ha insegnato composizione, Marinuzzi ha avuto come allievi musicisti diventati poi affermati artisti come Vittorio Bresciani, Giovanni Pelliccia, Andrea Padova, Francesco Libetta, Carlo Mezzogiorno, Fabrizio Siciliano ed altri.
Musica elettronica
Marinuzzi è stato uno dei primi fra i musicisti e compositori in Italia a sperimentare la musica elettronica. Come ha ricordato il critico e musicologo Luigi Pestalozza:
« Le prime attrezzature elettroniche, minime, le abbiamo conosciute, in questo dopoguerra, nella casa di Gino Marinuzzi junior. [...] Naturalmente la musica elettronica non nasceva nel suo studio, ma quanto all'Italia, forse sì, forse è nata proprio a casa di Gino Marinuzzi junior. »
Nel 1956 il compositore apre il primo laboratorio di musica elettronica a Roma presso l'Accademia Filarmonica Romana ( chiamato poi Centro Elettronico dell'Accademia Filarmonica Romana); sua è poi l'ideazione e la progettazione del Fonosynth, il primo impianto centralizzato pensato e realizzato in Europa per la produzione di musica elettronica e l'elaborazione elettronica della musica. L'apparecchio, realizzato poi dall'ingegnere Paolo Ketoff e da Giuliano Strini in collaborazione con Marinuzzi stesso, e completato nel 1960 comincia a entrare in funzione fin dal 1957. Il Fonosynth è esposto dall' 1987, nel museo degli strumenti musicali di Monaco di Baviera.
Marinuzzi ha composto diversi brani di musica elettronica tra cui Traiettorie realizzato presso lo Studio di Fonologia di Milano, Figure geometriche e altri brani) impiegando effetti elettronici anche in molte sue composizioni soprattutto per documentari e cinema (tra i film più conosciuti Terrore nello spazio di Mario Bava).
Ha continuato poi la ricerca e la sperimentazione nel campo della musica elettronica fondando nel 1967 lo Studio R/7, laboratorio elettronico per la musica sperimentale e concreta assieme allo stesso Ketoff, a Walter Branchi, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Guido Guiducci e Egisto Macchi, che avevano già frequentato lo studio di fonologia romano. Collabora attivamente anche a Nuova Consonanza.
Colonne Sonore
1934
1860, regia di Alessandro Blasetti
1950
Romanzo d'amore, regia di Duilio Coletti
1951
Amo un assassino, regia di Baccio Bandidi
1952
Gamba di legno, regia di Guido Guerrasio [corto documentario]
A fil di spada, regia di Carlo Ludovico Bragaglia
1954
Il maestro di Don Giovanni, regia di Milton Krims
1955
Il mantello rosso, regia di Giuseppe Maria Scotese
1958
Umiliati e offesi [serie televisiva]
Antigone, regia di Vittorio Cottafavi [film televisivo]
1959
Vento del Sud, regia di Enzo Provenzale
1960
L'Italia non è un paese povero, regia di Paolo e Vittorio Taviani, Joris Ivens [documentario]
Quando amor comanda, regia di Vittorio Cottafavi [film televisivo]
1961
Kanjut sar, regia di Guido Guerrasio [documentario]
Ercole alla conquista di Atlantide, regia di Vittorio Cottafavi
1962
Marte, dio della guerra, regia di Marcello Baldi
Colloquio con un uomo disprezzato, regia di Vittorio Cottafavi [film televisivo]
1963
Hong Kong un addio, regia di Gian Luigi Polidoro
1964
Le voci bianche, regia di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa
1965
Terrore nello spazio, di Mario Bava
La mandragola, di Alberto Lattuada
Le inchieste del commissario Maigret [serie televisiva]
– Una vita in gioco
– Un Natale di Maigret
– L'affare Picpus
1966
Operazione tre gatti gialli, regia di Gianfranco Parolini
Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani
1967
Matchless, regia di Alberto Lattuada
1968
Amore o qualcosa del genere, regia di Dino B. Partesano
1969
Jekyll [serie televisiva]
– Episodio #1.1
– Episodio #1.2
– Episodio #1.3
– Episodio #1.4